Una mattina di settembre del 1986 sono sceso presto alla Marina, sono arrivato alle 7, in sella al mio Sì bianco. Era il periodo delle lunghe estati a vela e quella mattina aveva qualcosa di speciale, una novità che ci solleticava sotto alla pelle. Ho posato il motorino, l’ho chiuso con la catena (il Sì aveva già il bloccasterzo, innovazione tecnologica di quegli anni, ma l’abitudine che veniva da anni di biciclette più 2 col vecchio Ciao di mia sorella faticava a scomparire), e ho alzato gli occhi, in quella tiepida mattina, sulla bonaccia che faceva da sfondo a quel momento. Una barca di legno, blue come il cielo, con una vistosa bandiera americana che penzolava a poppa, era all’ancora nel bel mezzo del porto … Aspettava. Mi sono seduto sul muretto a guardarla per 10 minuti, mi è sembrata la cosa più bella che avessi mai visto fino a quel momento, ed ancora oggi quando quell’immagine mi ritorna in mente, provo la stessa sensazione.
La barca era la prima arrivata al primo Raduno di Barche d’Epoca di Imperia. Attorno a quello spettacolo c’era già un piccolo mondo che lavorava, per preparare la manifestazione, e anch’io ero sceso presto per dare una mano. Ma quei dieci minuti sul muretto non potevo perderli, perché non li avrei mai più riavuti. Sono passati più di 25 anni: tra chi non c’è più, tra chi è potuto tornare, tra chi non c’era ma c’è adesso e chi ci sarà, tutto è cambiato e tutto è sempre lo stesso, nel bene e nel male il Raduno è sopravvissuto, qualche volta per volontà, qualche volta per pura fortuna.
Le Vele d’Epoca di Imperia, per me sono iniziate così .. una barca blue, con gli alberi di legno, una bandiera che penzola a poppa, quasi a toccare l’acqua, il mare nel porto liscio e fermo, illuminato dal sole del primo mattino. E sono iniziate così per tutti, anche per chi distratto da mille altre cose, non se n’è mai accorto .. Per questo vive in questa Città.
“Dedicata” al sindaco di Sanremo, che maschera opportunismo politico dietro a false parole di aiuto.
Dedicata ad Imperia.