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Questa frase di uso comune nasconde un’insidia. Evitando la generalizzazione e escludendo quelle situazioni in cui il concetto descrive o racchiude l’eccellenza di una tradizione o di un valore e moderando l’estremo che porta a spingere per un cambiamento anche ciò che funziona, spesso “Abbiamo sempre fatto così” può rappresentare un ostacolo a una visione più ampia della questione.
È più una questione mentale che pratica. L’insidia di questa frase sta nel fatto che impedisce di ragionare sull’opportunità di cambiare, o sulla possibilità di migliorare, o sul modo di approcciare la nostra questione. Nelle attività che svolgiamo ci sono sempre dei margini di miglioramento, per questo dobbiamo sempre avere la visione aperta, sulla totalità della situazione e non fermare un ragionamento che porta a un cambiamento perché “Abbiamo sempre fatto così”.
Filtrando questo aspetto nella bella attività che conduciamo alla Scuola Vela del Club Nautico San Bartolomeo al Mare, posso dire che abbiamo unito la nostra passione per la Vela a un processo di miglioramento continuo. L’idea di questo articolo viene proprio da qui: la frase, ascoltata ieri, è stata una bella scintilla per una chiacchierata con ragazzi e ragazze del Team Feva, e ci ha dato il “la” per una revisione di questo concetto. Sempre aperti a ricercare come fare qualcosa meglio, senza sosta. E non è una questione solo sportiva, anzi: è una questione della Vita.
Ma perché è importante mantenere un’attitudine aperta all’opportunità di un cambiamento? Le risposte possono essere svariate, ma ce n’è una che prevale ed è quella che ne descrive la potenza nel modo più chiaro. Il modo con cui decidiamo di “giocare” la nostra partita, in modo finito o infinito conduce a una sostanziale differenza: vogliamo essere i migliori (in quella partita) o vogliamo essere capaci di fare meglio (in quella partita)?
Essere i migliori è un gioco finito: un obiettivo chiaro, definito, una finishing line che una volta raggiunta non ci porta più su. Voler migliorare è un gioco infinito: un obiettivo meno definito e che non si raggiunge mai, innescando un processo virtuoso che porta a fare sempre meglio. In questo ambito la nostra frase iniziale gioca un ruolo fondamentale: “Abbiamo sempre fatto così” rappresenta il gioco finito, l’assunzione che quello che stiamo facendo non sia migliorabile.
È più facile essere i migliori (in quella partita) che essere quelli che vogliono migliorare in continuazione: viviamo in un mondo dove la certificazione del “migliore” gioca un ruolo fondamentale in molti aspetti, e non permette la più naturale attitudine della ricerca del miglioramento. Una eccessiva enfasi del “migliore” può essere una grossa palla al piede per il progresso. Questo non vuol dire che “il migliore” non sia capace di volersi migliorare, anzi, abbiamo numerosi esempi di chi, nonostante sia reputato il migliore, non smette mai di ricercare un miglioramento, ma abbiamo altresì numerosissimi esempi del migliore che si “siede sugli allori” e, purtroppo, si ferma e, inesorabilmente, inizia a indietreggiare.
Il discorso si integra anche perfettamente nella sfera pratica dell’organizzazione aziendale. Prendiamo a riferimento la pianificazione della Supply Chain e l’impulso innovativo che DDMRP ha portato e porta richiedendo un cambiamento sostanziale. I benefici sono visibili, ma nonostante questo la resistenza a cambiare e adottare DDMRP è forte. La situazione è esageratamente semplice e riassumibile in “Abbiamo sempre fatto così”. Quasi paradossale. Tirando una bella riga su questa frase e dedicandosi a un cambiamento, si aprono notevoli margini di miglioramento. Eppure il peso di “Abbiamo sempre fatto così” è sostanziale, e talvolta sembra inamovibile, svelando quanto grande possa essere l’insidia di una frase così “banale” e frequente.
Ho usato spesso in questo articolo la parola cambiamento, perché nel nostro mondo ipercomplicato il cambiamento è spesso necessario. Il concetto di miglioramento passa da due canali in genere, l’ottimizzazione, o il cambiamento. L’ottimizzazione è il miglioramento di un sistema lineare; il cambiamento è il veicolo per migliorare un sistema complesso. È fondamentale quindi sapere che cosa vogliamo migliorare. In ogni caso “Abbiamo sempre fatto così” è un ostacolo insormontabile.
Le foto di Vela sono della nostra Scuola RS Feva winter program al Club Nautico San Bartolomeo al Mare, Italia.
Qualche notizia in più su DDMRP e perché dovremmo abbandonare “Abbiamo Sempre fatto così” nel mondo della pianificazione della Supply Chain: leggi “Libera il tuo potenziale con DDMRP“
Più informazioni sulla metodologia e sull’educazione: Demand Driven Institute
Più informazioni sulle applicazioni software: B2Wise, Think Flow
Un grazie a Simon Sinek per lo spunto sul Gioco Infinito e la differenza con quello finito. Se non lo avete ancora letto, vi consiglio di farlo: “The Infinite Game”.
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