Zero Waste

Tempo, volontà o determinazione?

La questione della produzione dei nostri rifiuti domestici non è un argomento semplice, ma è dalle nostre esperienze di tutti i giorni che si impara molto e soprattutto si ottengono molte conferme. Come per tutte le cose, bisogna guardare bene dentro quello che si fa altrimenti si sconfina nella pura e semplice abitudine, a seguire malamente le regole imposte e non partecipare all’ottenimento di quei risultati che in questo campo oggi sono essenziali.
A casa facciamo la raccolta differenziata da quando è stato possibile, separando i rifiuti e pregando che dopo la raccolta fossero smaltiti correttamente. Questo ha portato nel tempo l’abitudine a farla, ad avere in casa perennemente più sacchetti o contenitori per la raccolta, e un sacco di nervoso ogni volta che andando dai bidoni si trovava il consueto scempio. Ma questo non ci ha mai fermato dal continuare, sicuri che la strada fosse giusta, ma soprattutto importante e completamente necessaria.
Piano piano, anche l’Amministrazione della Città ha puntato il problema e oggi, nonostante ci siano ancora un sacco di problemi irrisolti, non perché irrisolvibili ma perché manca la volontà, un discreto passo avanti è stato fatto.
Quello che apprezzo di più del nostro sistema di raccolta porta a porta è che obbliga a differenziare i rifiuti; come detto, per Noi non è stato un problema, lo facevamo già e abbiamo solo dovuto imparare il calendario per sapere quando conferire. Ma ci ha portato una cosa importantissima: il fatto di conferire secondo un preciso calendario, e non “abbrettio” (*) come si faceva prima, ci fa notare (perché ce l’abbiamo davanti) giorno dopo giorno quanto rifiuto abbiamo prodotto di ogni singola categoria. (* dal genovese: a casaccio)

Time, willingness or resolution?

The matter of production of our household garbage isn’t a simple question, but I think it’s from our own everyday experiences we learn a lot and especially we find many demonstrations. As for many things, we should look with attention into what we do to avoid ending up into standard habits. Just blindly but carelessly following imposed rules doesn’t bring anywhere and we are not contributing to achieve those targets about sustainability that today are more than needful.
We at home do garbage separate collection since it has been possible, dividing the garbage and praying that after such a job they would be recycled in the correct way. This has brought a routine in our family, and we got used to have several bags or bins, and also lot of nerves in the past when we were going to collection points finding regularly a mess. But this has never stopped us to continue in our efforts, sure that this is the right path, very important and totally necessary.
Slowly but finally also the Town administration focused on the problem and today (despite there are still few problems to be solved – not because impossible but for a lack of resolution), a good step ahead is done.
What I like the most of current system is that it forces to separate the garbage at the source; this hasn’t been an issue for us, we were doing it for years already, and we had just to learn the schedule to know when to commit. But this brings a very fundamental consequence into the process: committing following a precise schedule instead randomly (as previous collection services were arranged) highlights days after days (just because we have it consistently before our eyes) how much waste we produce for each category.

Immediatamente si capisce che la produzione dei rifiuti domestici dipende esclusivamente da come si fa la spesa. Non c’è nessun altro legame con altri fattori che determina la quantità e la tipologia di rifiuto che si produce. Questo è un passaggio mentale importantissimo, perché se VUOI vedere lo vedi .. se non lo vedi è perché non vuoi. Dunque non è un passaggio pratico, è un passaggio mentale.
Se la produzione di rifiuto domestico dipende da come si fa la spesa, a quel punto è TUTTO nelle nostre mani perché decidiamo noi come fare la spesa, non ci obbliga nessuno. È in questo punto della storia che noi possiamo cambiare la questione: è l’investimento nel Tempo che vogliamo dedicare a fare la nostra parte. Se veramente abbiamo a cuore il futuro e riconosciamo che lo smaltimento/riciclo dei rifiuti rappresenta un fattore fondamentale per la sostenibilità del nostro futuro, allora dobbiamo cambiare un pochino le nostre abitudini e dedicare più tempo a fare la spesa. Come?

La nostra esperienza ci ha richiesto dei cambiamenti. Lavorando un po’ sulle abitudini, e dedicando più tempo e più cervello alla spesa, abbiamo raggiunto qualche buon risultato.
La maggior parte del rifiuto che facciamo è l’umido (lo scarto di tutto il fresco che consumiamo); il rifiuto più facile da trattare, perché dovrebbe diventare tutto compost (o domestico, o in smaltimento tramite la raccolta).
Il secco indifferenziato lo buttiamo solo quando il mastello è pieno, conferendo in media solo una volta ogni 3 settimane: curioso che la maggior parte del nostro secco indifferenziato è composto da carta sporca o altre tipologie di carta che non si possono conferire nella carta.
La plastica la conferiamo in media una volta ogni due settimane, nel senso che impieghiamo due settimane per riempire il mastello; in più notiamo che la nostra plastica è composta per l’80% da bottiglie di acqua che, ahimè, dobbiamo comprare dato che l’acqua del rubinetto non è di gran qualità. Risolvendo il problema acqua ed eliminando l’acquisto delle bottiglie (buon proposito per il prossimo futuro, proposito per Noi perché dubito che sia tra i propositi dell’Amministrazione), la nostra “produzione” di plastica si ridurrebbe al punto che probabilmente potremmo conferire un mastello ogni 2 mesi invece che ogni 2 settimane.
Anche la carta ha la stessa frequenza bassa, non più di una volta ogni due settimane, talvolta riusciamo a fare ogni 3.
Il vetro è molto random, a parte le bottiglie dell’olio che hanno un consumo abbastanza costante, il resto dipende da quanto vino o gin tonic abbiamo voglia di bere! Non acquistando molto confezionato, i vasetti di vetro sono pochi, e comunque in genere tenuti da parte per essere riutilizzati. Probabilmente non conferiamo vetro più di una volta al mese.

It’s quick to understand that household garbage production depends only by our shopping habits. There isn’t any other link with other factors that drives the quantity and type of garbage we produce. This is a very important mental process, because if you WANT to see, you see it .. if you don’t see it it’s because you won’t. This means it’s not just a practical step, it’s a matter of mindset.
If household garbage production depends on our shopping, then it’s all (mostly) in our hands because we are the ones deciding how to do: nobody is forcing us. This is the point of the story where we can change it: it’s the precious investment in TIME we want to dedicate to do our important part. If we really have our future close to our heart and we admit that garbage disposal and recycle is a fundamental factor for the sustainability of this future, then we should be open to change a bit our uses and habits and spend more time to do a better shopping activity.
But how?

Our experience required changes. We worked on our routines and we learnt how to spend little more time and brain into shopping, and we achieved some good results.
The most part of garbage we produce is organic waste (the rest of all fresh grocery we normally consume); this should be the easiest waste to treat as it should become all compost (or in-house or through the collection).
We commit the dry unsorted waste only when the bin is full, averagely one time every 3 weeks: curious to see that the most part of this waste is dirty papers or other type of paper not recyclable.
We commit plastic averagely every other week as we took two weeks at least to fill up the bin: important to note 80% of our plastic waste are bottles of waters as, too bad, out tap water is not very good. Solving this issue (good resolution for the future – our own resolution as we don’t think this is in our Town’s plans), we should achieve the target to “produce” a way less plastic waste so to commit plastic every other month instead every other week!
Paper too has a very low frequency, averagely every other week and sometime every 3 weeks.
Glass is quite random: we have a consistent amount of olive oil bottles, the rest depends on our craving for wine or gin-tonic! We don’t buy so much canned food, and if we keep aside glass jar to be reused. I would say we commit glass not more than 1 time per month.

Pollution concept. Garbage pile in trash dump or landfill.

Siamo arrivati a questi risultati con un po’ di pazienza e determinazione e soprattutto con la ricerca di soluzioni alternative: tutto ciò richiede tempo che abbiamo sicuramente levato a qualche attività più divertente o ludica, ma il piccolo sacrificio vale tantissimo in termini di sostenibilità. Acquistando tanto fresco, imponendosi di eliminare tutto il confezionato che può essere acquistato non confezionato (quasi tutto), comprando solo nei negozi che permettono di usare i nostri sacchetti o contenitori, prediligendo alcuni prodotti in vetro con vuoto a rendere (esistono ancora! per fortuna), cucinando partendo da materie basi, insomma rinunciando a qualche comodità, ci siamo resi conto che il problema dei rifiuti è migliorabile da noi stessi, senza pretendere che siano gli altri a migliorarcelo.

Abbiamo ancora tanta strada da fare, e con la stessa costanza usata fino ad ora, la faremo. Comunque siamo abbastanza soddisfatti di quanto abbiamo raggiunto. La questione gravita attorno al Tempo, che spesso crediamo di non avere, in realtà senza essere determinati a cercarlo, ma il risultato è misurabile, e decisamente tangibile. Dipende da Noi, basta iniziare!

We reached these goals with patience and resolution and above all finding the proper alternative solutions: this requires time and we decided to find it. We most probably took it away from leisure, but this small sacrifice is worth a lot in term of sustainability, and we’re happy for that. Buying and cooking lot of fresh food, force ourselves to get rid of most of packed food (not an easy matter but it’s possible), shopping only in those stores that allow to use our recyclable bags and containers, preferring products in “returnable empties” glass containers (they still exist, fortunately), cooking starting from raw ingredients .. therefore giving away some comfort, we figured out that we can contribute to solve the problem of waste, without demanding to have it solved by others.

We still have long way to go, and with the same perseverance used until today, we will do it. Anyway we are quite satisfied by the results we achieved. The matter is all about Time, that often we think we don’t have, but in reality it’s just we don’t want to look for it. The result is measurable and concrete, and depends on us: let’s start!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo:
search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close