DDMRP è un antistress!

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Diminuire lo stress nella pianificazione della supply chain è uno dei principali risultati che DDMRP porta nell’organizzazione, ed è un risultato molto importante perché migliora la qualità del lavoro e l’efficienza: ottenere più risultati con meno stress è la ricetta che vorremmo applicare a qualsiasi attività ci troviamo ad affrontare!

Una domanda ricorrente durante le conversazioni su DDMRP riguarda la reazione del sistema a quegli articoli definiti erratici (consumo molto altalenante) o intermittenti (frequenti zero). In un sistema di pianificazione tradizionale questi articoli sono senz’altro i più difficili da trattare perché esulano facilmente da qualsiasi media o algoritmo preso in considerazione per generare una previsione e una conseguente pianificazione, e soprattutto devono essere identificati “manualmente”. Riferendosi a DDMRP la domanda è invece se il calcolo della ADU (Average Daily Usage), che chiaramente va a presentare notevoli scostamenti dall’irregolare uso di questi tipi di articolo, riesce comunque a generare un buffer funzionale e pratico.

La risposta è sì, in generale, DDMRP riesce a pianificare razionalmente anche un articolo erratico/intermittente e la cosa “curiosa” che salta fuori è che la funzionalità del buffer in realtà non dipende essenzialmente dalla ADU e la sua differenza dalla realtà, ma dal rapporto tra la ADU e la MOQ (Minimum Order Quantity) di quell’articolo: più la MOQ è alta e meno reattivo è il buffer in questi casi. Questo è un altro interessante punto a favore della metodologia DDMRP, perché chiarisce quanto la ADU sia funzionale, se lo è in casi estremi come questi, lo è alla grande nei casi più normali. E’ chiaro che ci sono dei limiti dettati soprattutto dal buonsenso, se abbiamo un articolo usato una volta sola in un anno, o con quantità veramente irrisorie, a quel punto non abbiamo nessuna necessità di fare della pianificazione.

Proviamo a vedere cosa succede in questo studio relativo a un articolo, definito intermittente/erratico (corrisponde a entrambe le categorie): l’articolo XYZ mostra 42 record di consumo e un totale di 75 unità in un anno (365 giorni), con consumi che variano da 0 a 6 unità per volta. E’ intermittente (usato 42 volte in 365 giorni) ed è erratico (il consumo oscilla molto). La ADU di XYZ si assesta a 0,21 unità e si nota subito quanto si discosti dai consumi reali.

Se lanciamo uno studio sulla funzionalità del buffer usando una MOQ di 25 o una MOQ di 10, sia facendo una simulazione basata sulla ADU corrente sia una basata usando i consumi reali passati, considerando un DLT=35 giorni, è interessante vedere come il buffer vada a mantenere agevolmente uno stock nel range giusto e assorba le fluttuazioni della domanda anche quando gli spike si presentano.

La differenza sostanziale che si nota è che con la MOQ più grande avremo meno ordini (3 in 1 anno) e più stock, che si consuma lentamente, mentre quando abbiamo la MOQ più bassa, il nostro livello di stock è minore, e più reattivo, e ordinando più spesso (7 volte in un anno). Se notiamo anche che queste simulazioni semplici non tengono conto del ricalcolo dinamico del Buffer al variare della ADU, risulta ancor più chiaro che nell’uso reale di DDMRP col ricalcolo dinamico il buffer sarà ancora più funzionale che in questo studio.

Apparentemente non si nota una gran differenza da una pianificazione Min/Max o basata su un Safety Stock: infatti non è quello che il vero vantaggio. Il vero vantaggio sta nel non doversi preoccupare di ricercare quegli articoli che in una pianificazione tradizionale vanno esclusi dal sistema per essere pianificati in modo alternativo: DDMRP riduce lo stress, perché possiamo andare tranquilli, il buffer funziona! E se non dovesse essere completamente funzionale, sarà il sistema stesso che ci avviserà, dandoci la possibilità di intervenire e cambiare dei parametri.

DDMRP è il migliore antistress da tenere “sulla” scrivania!

Lavorare in un ambiente rilassato con fiducia e controllo della situazione è un’altra buona ragione per adottare DDMRP. Se volete scoprirne delle altre: “Education” “Sostenibilità” “La strada giusta”Una buona ragione

Più informazioni sulla metodologia e sull’educazione: Demand Driven Institute    

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